COMUNICATO STAMPA NEWTON PAYTON BARI 11/06/2011

PALLANUOTO, PLAYOUT SERIE A/2:
La Newton Payton Bari è in serie B. Persa anche gara 2 con Brescia. Cufino osannato comunque dai tifosi: "Mi assumo le responsabilità di questa retrocessione”


NEWTON PAYTON BARI – PALLANUOTO BRESCIA 8-11 (2-2; 2-2; 1-4; 3-3)

Newton Payton Bari: Lignano, Angarano, Foglio, Patti, Provenzale 1, Mannarini 1, Martiradonna, Santamato 1, Di Pasquale, Sassanelli 2, Cuccovillo, De Bellis 1, Budjen 2. All. Cufino.

Pallanuoto Brescia: Brida, Nicche, Zugni 2, Lambruschi, Maitini 1, Pederzoli 2, Tortelli, G. Foresti 4, Di Pilato 2, Turati, Boccali, Sussarello, Massa. All. Sussarello.

Arbitri: Alfi e Pascucci

Note: per limite di falli Mannarini (Ba) e De Bellis (Ba) nel quarto tempo. Espulsi Turati (Bs) e Foglio (Ba) per reciproche scorrettezze nel secondo tempo. Superiorità numeriche: Payton 5/8, Brescia 6/12
Spettatori 500

La Newton Payton Bari è in serie B. La formazione guidata da Mister Bruno Cufino non è riuscita ad allungare a gara 3 la serie finale playout contro la Pallanuoto Brescia, impostasi anche allo stadio del Nuoto di Bari per 11-8. Più lucidi ed esperti nei momenti decisivi dell’incontro, i lombardi hanno meritato il verdetto a loro favore, mostrando una maggiore solidità e maturità di fronte alla pressione di un match decisivo. Alla Newton Payton Bari resta il rammarico per il fallimento di un obiettivo che ad un certo punto della stagione sembrava alla sua portata. Ma anche la consapevolezza di aver comunque costruito, grazie all’eccellente lavoro dello staff guidato da Bruno Cufino, un gruppo giovanissimo di grande valore in prospettiva, che ora ha un campionato di alto livello nel proprio bagaglio di esperienza. Il futuro dunque può essere biancoverde. A patto che si metta a frutto quanto imparato in questo anno di apprendistato nella pallanuoto che conta. La cronaca della gara è presto fatta: il sostanziale equilibrio della prima metà gara, chiusa in parità sul 4-4 è rotto dalla compagine bresciana che con uno scatenato Foresti (con 4 reti top-scorer del match) e con Maitini va avanti di due lunghezze (4-6) nella prima fase del terzo tempo. Quel che basta per mandare in tilt la saldezza psicologica del verdissimo team barese. L’ultimo a mollare in casa Payton è Sassanelli che accorcia le distanze (5-6). Poi i gol di Pederzoli e Di Pilato chiudono sostanzialmente la contesa (5-8). Il quarto tempo è una lenta agonia della squadra barese, nel silenzio tombale di un pubblico accorso in massa (c’erano almeno 500 spettatori allo Stadio del Nuoto di Bari) a sostenere i propri beniamini nella partita più importante della storia della società pugliese. Le marcature del solito Foresti, di Di Pilato e di Zugni affondano le ultime residue speranze baresi. Contano molto poco la doppietta di Budjen e il gol di un Provenzale apparso sottotono rispetto alla media delle sue prestazioni che fissano il punteggio sul definitivo 8-11. “Mi assumo le responsabilità di questa retrocessione” – il commento a fine gara di un commosso Bruno Cufino, osannato dai tifosi con cori e striscioni e ringraziato dalla società per il pregevole lavoro svolto – “ho commesso degli errori che alla fine abbiamo pagato, come la scelta dello straniero a inizio stagione o i compromessi accettati con la società nella gestione dei casi Valenti, che ci ha pugnalato alle spalle al momento del bisogno e Vettone, che ha mollato lasciandoci senza un portiere potenzialmente titolare che stesse continuativamente qui a Bari. Ho pensato e sperato che la squadra potesse avere tempi di maturazione più rapidi. Rimango dell’opinione che l’ambiente della pallanuoto barese abbia grandissime potenzialità, ma è necessario che ci si sieda tutti insieme attorno ad un tavolo dal quale ci si deve rialzare solo quando si hanno in mano delle soluzioni. Anche la società deve compiere una profonda riflessione su alcuni metodi organizzativi che vanno rivisti. Chissà che dalle ceneri di questa retrocessione possa nascere un futuro radioso per questo sport in questa città. Ringrazio comunque i ragazzi che mi hanno seguito con applicazione in questo anno di duri allenamenti, inseguendo un sogno che poi si è vanificato”.
   
 
Ufficio stampa Newton Payton Bari
 
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